Biker Movies & Road Movies

 

I migliori film da vedere sul mondo bikers e sulla vita 'On the Road'.   quote bg

Terminator 2 - il Giorno del GiudizioSono passati quasi trent'anni, quindi inizia a potersi considerare come qualcosa di buono, come il vino. È a tutti gli effetti, un buon biker movie.

Senza filosofia o modi di vivere particolari, neanche decisamente un road movie, ma vedere il T-800 (Arnold Schwarzenegger) vestito di cuoio scorazzare per Los Angeles sulla Fat Boy FLSTF è qualcosa che mi rende sempre desideroso di stappare una birra e poggiare le chiappe sul divano per godermi il resto del film.

E credo che imparare come caricare un fucile a pompa con una sola mano alla Sarah Connor possa tornare utile quando un domani mia figlia porterà a casa il suo ragazzo.

Per correggere, nobilitandola, la meccanica pomposità narrativa di questo violento thriller d'inseguimento, Cameron ha puntato su due ingredienti supplementari, un'iniezione di ironia e una massiccia dose di moralismo mischiato al pragmatico ottimismo made in USA.

macheteDefinirlo il film definitivo non è probabilmente corretto. Non sarà una pietra miliare della cinematografia, e neanche uno dei dieci migliori film dell'anno (2010), ma "Machete" è assolutamente pulp, eccessivo, esilarante, maschilmente testosteronico e godibilissimo.

Questo però solo se siete amanti del genere, che si può definire come una esaltazione dei film americani di serie B degli anni settanta.

La danza degli oggetti. Il machete certamente, ma anche crocifissi, video, furgoni clandestini, pezzi di vetro, automobili. Le armi che si animano come gli oggetti di Spy Kids si contaminano con il paesaggio del Texas di Grindhouse - Planet Terror.

Nato infatti come spin di Grindhouse (diretto da Quentin Tarantino e Robert Rodriguez), ne mantiene la violenza, le ragazze in pantaloni di pelle e reggiseno che imbracciano grossi fucili mitragliatori (prima su tutte la splendida Michelle Rodriguez), le automobili tamarre, ma vi aggiunge finalmente la scena di nudo integrale sotto la doccia di Jessica Alba.

 

Giorni di tuono Days of ThunderGiorni di tuono (Days of Thunder) è un film d'azione del 1990 diretto da Tony Scott ed interpretato da Tom Cruise, Robert Duvall e Nicole Kidman.

Correva l’anno 1990. Per gli appassionati di motori, erano gli anni d’oro di Ayrton Senna e della sua eterna rivalità con il professore Alain Prost, dell’incredibile Williams con livrea blu o della McLaren che assomigliava ad un pacchetto di sigarette. Le gare venivano seguite con un occhio quasi…eroico, in quanto la realtà delle cose purtroppo aveva messo lo spettatore dinnanzi al fatto che chi faceva quel tipo di lavoro, poteva uscire di casa la domenica mattina senza farvi più ritorno.

Si respirava un’aria fatta di spettacolo e pazzia, in un cocktail che trasformava il pilota in una figura quasi mistica. Ed è proprio in questa atmosfera, che il fratello meno noto di Ridley Scott, Tony, presentò al cinema il suo film “Giorni di Tuono”, ambientato nel mondo americano della Nascar.

Come protagonista assoluto venne scelto Tom Cruise (Cole Trickle, il nome di Cruise nella pellicola), e nel cast erano presenti star del calibro di Nicole Kidman e Robert Duvall.

 

drive
Driver (non ha un nome) ha più di un lavoro. È un esperto meccanico in una piccola officina. Fa lo stuntman per riprese automobilistiche e accompagna rapinatori sul luogo del delitto garantendo loro una fuga a tempo di record. Ora Driver avrebbe anche una nuova opportunità: correre in circuiti professionistici NASCAR. Ma le cose vanno diversamente...

Driver conosce e si innamora di Irene, una vicina di casa, e diventa amico di suo figlio Benicio. Irene però sposata e quando il marito, Standard, esce dal carcere la situazione precipita. Perchè Standard ha dei debiti con dei criminali i quali minacciano la sua famiglia. Driver decide allora di fargli da autista per il colpo che dovrebbe sistemare la situazione. Le cose però non vanno come previsto.

Basato sul romanzo omonimo di James Sallis Drive (ed. Giano, coll. Nerogiano, 2006), presentato in concorso al Festival di Cannes dà l'impressione della banalità messa in bella copia.