BullitSan Francisco, California. Frank Bullitt, tenente della squadra omicidi, viene incaricato da un politicante di tener d'occhio un mafioso, Ross, intenzionato a testimoniare contro cosa nostra.

Bullitt dovrebbe garantire l'incolumità  di Ross, che però viene ugualmente fatto fuori da due sicari; allora il tenente per non incorrere nelle ire dell'uomo politico, nasconde il cadavere. Riesce anche a scoprire che l'ucciso non è il vero Ross. Bullitt lo rintraccia e verrà  a sapere cose interessanti.

Una celebre (merito anche della strepitosa colonna sonora di Lalo Schifrin "Shiftin Gear") scena del film è il famosissimo inseguimento automobilistico (il più celebre e suggestivo della storia del cinema) lungo i saliscendi delle strade di San Francisco, tra una Ford Mustang G.T.390 Fastback e una Dodge Charger R/T 440 Magnum.

Tuttavia, nel corso di tale inseguimento, uno spettatore dall'occhio clinico può riscontrare alcune incongruenze ed anomalie: la Dodge Charger, durante la fuga, a causa dei continui sobbalzi, perde 5 copriruota, un Maggiolino Volkswagen verde viene sorpassato un po' troppe volte..., inoltre si può notare, in un fotogramma all'inizio dell'inseguimento, che lo stuntman alla guida della Dodge Charger va a sbattere contro un'auto parcheggiata a causa di una controsterzata riuscita male dopo l'uscita in curva (ovviamente la scena è stata tagliata seppur male, ma anche un occhio inesperto può coglierne l'attimo).

Il soggetto è tratto dal romanzo Mute Witness di Robert L. Pike.

Bullitt è un film del 1968 diretto da Peter Yates.

Nel 2007 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.